Sottotitolo: al peggio non c’è limite
Studio Aperto è riuscito ad essere più vergognoso del solito, grazie a questo servizio confezionato da Carla Chelo (lo splendido esemplare di donna che si vede in foto):
Nemmeno Radio Maria, TelePace, Sat2000 e Avvenire messi assieme sarebbero riusciti a partorire un tale insulto ai neuroni altrui.
Mentre si parla dell’iniziativa dell’UAAR scorrono sul video le immagini di furiosi musulmani che urlano e bruciano la bandiera di Israele, mi sfugge il parallelo…
Il bus “ateo” viene ribattezzato “anticlericale”, come se fossero sinonimi.
Riporto il testo integrale del servizio, intitolato L’ultima bestemmia: gli autobus anti-Dio.
Li chiamano autobus anticlericali perché scorazzeranno per Genova, città di Bagnasco, cardinale e presidente della CEI, per dire che Dio non c’è.
E non sono che l’ultima delle provocazioni contro la Chiesa Cattolica registrate nelle ultime settimane.
Dopo l’occupazione dei musulmani del sagrato del duomo, le manifestazioni ispirate all’intolleranza islamica, ecco il bus pieno di nuvolette e messaggi miscredenti.
Vittorio Messori: “Ma no! Sono goliardate, quindi non credo che gli vada dato molto risalto”.
Lo scrittore cattolico taglia corto, ma l’iniziativa partita da Londra e poi replicata a Washington, Barcellona e Madrid, ma vietata in Australia, solleverà anche qui come nel resto d’Europa un’ondata di polemiche.
L’ha voluta l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che ha deciso di partire da Genova, proprio per rendere più irritante il progetto: è nella Città della Lanterna che quest anno sfilerà il Gay Pride.
Se riusciranno a raccogliere abbastanza soldi poi sarà il turno di altre città.
In mezzo a tante voci critiche c’è anche chi è convinto che tutto sommato l’autobus anticlericale sarà un boomerang.
Don Gianni Baget Bozzo : “…affermare che non esiste è parlarne. Io sono convinto che scuoterà l’indiffirenza, il fatto che si fa provocazione può essere un bene”.
Ricapitolando:
- “li chiamano autobus anticlericali”, chi li chiama così (sbagliando)?
- l’iniziativa non è stata “vietata in Australia”, ma molto semplicemente la concessionaria di pubblicità ha rifiutato lo slogan
- “tante voci critiche”, quante? le vogliamo enumerare, per favore? non bastano i soliti Baget Bozzo, Messori e il poeta Rondoni
Vediamo ora di capire chi sia questa Carla Chelo:
Carla Chelo, è nata a Roma, ha trascorso l’infanzia a Madrid e oggi vive a Milano. È appassionata di bambini, Sud e gialli. Per vent’anni ha scritto prevalentemente di cronaca nera, mafia e giudici, prima per l’Unità e poi al Diario. Da quattro anni lavora a «Studio Aperto», il telegiornale di Italia Uno. È sposata e ha due figli.
Ha scritto per l’Unità e Diario e ora confeziona un servizio come questo? Sticazzi! (scusate il francesismo).
Nel caso qualcuno volesse contattare la sublime giornalista in questione esiste un form sul sito di Studio Aperto, in alternativa c’è l’indirizzo email della redazione.
Aggiornamento:
A poche ore dalla pubblicazione di questo articolo sono già avvenute delle “visite particolari”:
Con tutta la buona volontà nel cercare di mettermi nei panni della giornalista, non credo sarei mai riuscito a concepire un servizio del genere, accostanto ateismo e islam in questo modo.
Lo so, è la mancanza di immaginazione che mi frega. O, forse, che mi salva.
Saluti
Studio Aperto è da sempre uno dei programmi più vergognosi, ma questa di Carla Chelo rivolta le viscere.
per piacere cerchiamo di scriverle qualcosa, che almeno si vergogni un pochinino.
questa volta non sono riuscito a trattenermi dal mandargli una mail di “complimenti” per l’ennesima velina di propaganda… la coosa più preoccupante non è tanto che ci siano dei lacchè di tale risma, ma che molta gente che guarda quei servizi li condivida in buona fede, che sicuramente manca ai redattori e giornalisti di studio aperto…
delle buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno… tanto per rimanere in tema religioso 🙂
Ma c’è ancora qualcuno che guarda studioaperto?
No dico, sono riusciti a battere Fede (scusate il gioco di parole…) in cazzaggine giornalistica…
Questo è l’ennesimo caso di giornalismo spazzatura, che danno la notizia in maniera palesemente errata.
Ma infodno Studio Aperto fa propaganda.
Alla fine che ci si può aspettare da un TG del genere.
Ma non dobbiamo mai dimenticare tutti quei giornalisti che fingono di essere indipendenti di facciata ma che sottobanco ubbidiscono al padrone.
grandiosi
io ho parlato delle reazioni de Il Giornale e di Libero alla cosa nel mio blog .
Gli ateobus…
Andiamo bene.
Ora, dopo aver desintonizzato rete4 dal mio televisore per non vedere Fede, mi tocca desintonizzare pure italia 1.
Meno male che Dr. House è su canale 5……
Non so se avete notato come poi hanno intotolato la notizia.
Ho scritto una mail di protesta alla Chelo, che mi ha anche risposto affermando che per lei l’iniziativa è salutare. I dettagli qui:
http://francescocontini.blogspot.com/2009/01/scriviamo-studio-aperto-e-facciamoli.html
Ho letto la risposta della Chelo…
Non ho parole!
Le andrebbe assegnata la medaglia d’oro per l’arrampicata sugli specchi.
Introdurre poi il commento di Baget Bozzo parlando di “boomerang” e osare definirlo come “positivo” è un tentativo alquanto maldestro.
Sulla differenza tra “anti-religioso” e “anti-clericale” non ha fornito alcun chiarimento.
boh, io ancora non l’ho capita. Prima dice che accetta le critiche sull’aver inserito la manifestazione islamica, senza uno straccio di perché, poi dice che il titolo non lo condivide, e alla fine definisce l’iniziativa come salutare. Non so se si riferisse al commento di badget bozzo, ma mi pare un po’ schizofrenica
Ho mandato un form di educata protesta a StudioPenoso per l’informazione pietosamente alterata.
Se non altro sul TG5 li hanno chiamati Ateobus (anzichè autobus) che oltre ad essere più corretto (indipendentemente dal fatto che “qualcuno” li abbia o meno chiamati così) è anche più simpatico.
Cavolo, ho appeno visto i visitatori di lusso che hai!
Le forze dell’ordine su Razionalismo… fatti un backup degli interventi che non si sa mai!!!
Perfino Fisichella se possibile è stato meno sgradevole oggi su Tg5, marò che uberm3rda che è studio aperto…
il parere da baget bozzo, poi, è veramente importante.
Assolutamente delirante. Da un’iniziativa che può essere definita al massimo “provocatoria” si passa a immagini e concetti come anticlericalismo, scontro di religioni, bandiere bruciate, svastiche (!!!)… veramente ridicolo. Studio Aperto è la feccia del giornalismo italiano. Ogni servizio è fatto per far scalpore e indignare… inguardabile. Che pena.
@Sandro
Perché dovrei fare un backup? Quali nubi vedi all’orizzonte?
Quei razionalisti di WordPress.com mi hanno assicurato che loro ignorano le richieste di censura provenienti dall’estero, ma io essendo rigorosamente NON credente ovviamente non ci metterei la mano sul fuoco 🙂
Comunque mi complimento per la prontezza d’azione delle gloriose Forze dell’Ordine, intervenute in breve tempo.
Onore alla Benemerita!
Sulla pop-porno-pol-posta preferisco non esprimermi…
BUS (MENO) ATEO
http://it.youtube.com/watch?v=hcsF3NLU17I
@Razio
Ah non so, non vorrei creare allarmismi inutili, non conosco gente che si è visto rimuovere i propri contenuti (tralasciando Youtube, con cui hai già avuto il piacere di trattare) a seguito di segnalazioni.
Sarebbe curioso su che base sono intervenuti, se su segnalazione (di chi?) o se è un semplice carabiniere ateo (difficile 😀 ) che segue il tuo blog dalla caserma o altro.
@Sandro
Carabiniere ateo è una contraddizione in termini
Per quanto riguarda la rimozione dei contenuti, sorvolando su quei simpaticoni di YouTube, ogni decisione spetta ad Automattic Inc, con sede in California.
Per esperienza personale posso comunque affermare che anche in assenza di oscuramenti (che avvengono raramente) si può procedere ad accertamenti, convocazioni, indagini…
Studio Aperto non dovrebbe nemmeno essere chiamato telegiornale, “farsa” é pure un complimento.
Per quanto riguarda gli IP dei visitatori, considera che potrebbe (dico solo “potrebbe”) trattarsi di semplici visite da parte di qualche dipendente del ministero dell’interno. Lo dico per evitarti preoccupazioni inutili e perchè conosco abbastanza queste applicazioni che spesso “identificano” con metodi non esatti gli indirizzi internet dei client che ti visitano. E’ solo un’ipotesi, intendiamoci, il rischio di essere “spiati” o censurati non va assolutamente sottovalutato.
Ciao e complimenti per il blog.
Razio è vero quello che dicono, che ignorano le richieste di rimozione dall’estero ?
@maxifasso
Non è assolutamente vero che ignorano le richieste di RIMOZIONE dall’estero, che sono previste dai TOS (i termini di servizio) in casi specifici:
http://wordpress.com/tos/
A me un dipendente di Automattic Incorporated ha risposto:
There are situations when we remove content because of legal or criminal issues but they are uncommon given the number of users and blogs we have. I am unaware of any cases where Automattic has provided a user’s IP or email address, even to US law enforcement.
Io essendo rigorosamente NON CREDENTE, ovviamente non ci metterei la mano sul fuoco, visto che esistono le rogatorie internazionali
So invece con certezza che se tu pubblichi su Blogger-YouTube-Google o Yahoo! i tutti i tuoi dati (escluso il numero di scarpe) vengono trasferiti dagli USA all’Italia nel giro di 5 minuti al massimo
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