Ogni volta che da Sposini (quello che mangiava il pollo durante il telegiornale) si parla di crocifissi ne succedono di tutti i colori.
La tranquillità delle casalinghe italiane sintonizzate sul primo canale è stata turbata dallo scoppiettante giudice Luigi Tosti che improvvisamente ha estratto dalla tasca una pera metallica, ovvero uno strumento di tortura medievale che veniva inserito nell’orifizio anale o vaginale:
Poi il mite don Mario Pieracci ha spiegato come sia normale imbrattare i muri degli atei che polemizzano per la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, essendo una forma di espressione…
Appena ho un attimo libero vado a defecare nella chiesa più vicina a casa.
È anche quella una forma di espressione.
“Gli atei, non avendo una religione, non potrebbero avere un’associazione quindi sarebbero illegali e illeciti.”
Dopo questa vado a prendere il primo volo per la Finlandia. In che porcile viviamo. Che vergogna.
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Continuate così!
Quel prete sbaglia. Cio’ non vuol dire che tutti i preti o i religiosi siano come lui.
Cordiali saluti