Il Partito delle Manette vuole il crocifisso a scuola

marco-travaglio

Il cattolico Marco Travaglio scrive sulla prima pagina del quotidiano giustizialista Il Fatto Quotidiano:

Dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole.

Seguono le solite badilate di letame contro i “tromboni di destra, centro, sinistra” (Italia dei Valori esclusa, ça va sans dire) con pacate espressioni tipo “fanno schifo”, “fa pena” e “fa ribrezzo”. Non si salvano nemmeno i chierici e il Vaticano.

Travaglio in buona sostanza vuole dimostrare di essere un illuminato, un puro, l’unico a non essere un ipocrita. Contemporaneamente, difende la presenza di un simbolo religioso in un ambiente laico, arrampicandosi sugli specchi e giungendo a definire il crocifisso “immagine di laicità”. Genitori, insegnanti e ragazzi che non lo capiscono sono “ignorantissimi” (secondo Travaglio).

Anche un amichetto di Travaglio, il cattolico Tonino Di Pietro da Montenero di Bisaccia, si scaglia contro la sentenza della Corte Europea:

17 Risposte to “Il Partito delle Manette vuole il crocifisso a scuola”


  1. 1 nemesi 5 novembre 2009 alle 18:51

    Che due palle con questo luogo comune del “crocifisso segno di laicità” solo perché da qualche parte nella Bibbia hanno scritto “date a Cesere quel che è di Cesate, e date a Dio quel che è di Dio”.
    Nei Secoli la Chiesa è stata la più duratura dei Cesari (e per via traverso continua a esserlo tuttora), non ché la prima a non capire la distinzione tra potere temporale e spirituale. Quindi che razza d’insegnamento laico dovrebbe insegnarci il crocifisso “che la (sana) laicità è quella del politico che dice sissignore ogni volta che un cardinale prende la parola”!?

  2. 2 spaghettovolante 5 novembre 2009 alle 22:19

    Ratio, io voto per la pizza.
    RAmen

  3. 3 Alessandro 5 novembre 2009 alle 23:13

    Boh… non mi sembra così detestabile l’articolo di Travaglio… se lo leggete tutto alla fine conclude perfino con “Oggi i peggiori nemici del crocifisso sono proprio i chierici. E i clericali.”

    Critica la chiesa, i chierici e i clericali ma salva alcuni aspetti ‘scandalosi’ presenti nei vangeli e che lui vede rappresentati dal crocifisso. Ovviamente non la condivida ma mi sembra una posizione molto più accettabile di tante altre.

  4. 4 Alessandro 6 novembre 2009 alle 00:30

    l’ultima frase era: “Ovviamente non la condivido ma mi sembra una posizione molto più accettabile di tante altre.”

  5. 5 Giovanni Enrico 6 novembre 2009 alle 11:21

    Sono d’accordo con Alessandro. A me pare più importante confrontarsi sui contenuti della laicità, prima ancora che sui simboli. I simboli, in quanto astratti, sono spesso non negoziabili, a differenza dei contenuti, che tendono a interessare più persone. Detto in soldoni, mentre un confronto per esempio sul fine vita può trovare interlocutori interessati anche fra i cattolici, a gridare al crocifisso nei luoghi pubblici si rischia di inimicarsi anche chi pur avendo un’idea diversa del concetto di fede, sarebbe disposto ad un dialogo costruttivo su altri temi.
    Personalmente, due legni in croce appesi a un muro mi lasciano indifferente, e mi aspetto da quelli che rivendicano un principio o che lo denunciano come un abuso, per coerenza scantonino al più presto ogni volta che passano davanti a una chiesa, come il superstizioso con i gatti neri.
    A margine: non mi piace l’espressione “Partito delle manette”. Si commette con il concetto di “giustizialismo” lo stesso obbrobrio semantico di “laicismo”. Non esiste nessuna delle due cose. Mutatis mutandis, il “giustizialismo” è la giustizia vista dal punto di chi teme di andare in galera. L’analogia con “laicismo” è lasciata per esercizio 😉

    • 6 Aldissimo 6 novembre 2009 alle 11:26

      anche io sono masochista, mi lascia indifferente l’imposizione di un simbolo religioso nelle scuole, pagare gli insegnanti di religione, pagare la benzina per trasportare le statue della madonna con gli elicotteri militari
      anche io sono un cerchiobottista

  6. 7 Giovanni Enrico 6 novembre 2009 alle 12:19

    @Aldissimo

    saresti non cerchiobottista, ma qualunquista se considerassi equivalenti tutte le cose che hai scritto: esporre un simbolo religioso non è lo stessa cosa che pagare gli insegnanti di religione e tantomeno trasportare madonne con aerei militari.
    Non sono la stessa cosa. Ho visto aule con il crocifisso e aule senza crocifisso: credi davvero che in queste ultime l’influenza cella ccar fosse minore ?

  7. 8 Sandro 6 novembre 2009 alle 13:46

    Mi sono sempre chiesto l’opinione di Travaglio su argomenti come questo. Che delusione.
    Passi anche la questione sulla storicità di Gesù (vabbè… è cristiano, stupirebbe se affermasse il contrario). Ma in una battaglia come questa, non mi aspettavo la frase “Crocifisso […] immagine di laicità”.

  8. 9 Riccardo 8 novembre 2009 alle 03:47

    Per tutti coloro che affermano che la questione del crocifisso non è il campo in cui combattere per la laicità.

    Vi rigiro il punto di vista.
    Perchè allora fare tante storie se qualcuno chiede di toglierlo?

    E’, a parer mio, uno dei segnali più chiari di quanto la religione sia radicata (e detti legge) addirittura nelle questioni più banali.

  9. 10 fesso 8 novembre 2009 alle 17:00

    (scritto in un argomento sbagliato, lo riporto qua che è dove doveva andare)

    ecco, anche a me ste prese di posizione non vanno bene, pur soddisfatto dal resto delle sue affermazioni, questa non la condivido, principalmente per la mia fortuna di essere guarito da molto dai problemi mentali causati da imposizioni nell’infanzia.
    qua non si parla di chiudere chiese o quant’altro, neppure di andare contro le superstizioni, ma si parla di dare a tutti le stesse opportunità di crescita tranquilla.
    il paragone non regge, ma un busto di mussolini o lenin in una classe non ci può stare come non ci può stare un crocifisso, un buddah o qualsiasi altra cosa.
    vogliono l’uguaglianza, che mettano tutti i simboli religiosi possibili o nessuno. la storie che si inventano dicendo “eh ma prova ad andare la con il crocifisso o a fare una cheiesa e vedi che fine fai…”, partono dal presuposto che “noi” abbiamo ragione e escludiamo a priori il modo di pensare degli altri. l’italia non è regolata da uno stato religioso e quindi non deve tifare per nessuna religione.
    IMHO

  10. 11 corrado 11 novembre 2009 alle 15:41

    Ratio+ la prego non faccia il Padre Livio della situazione. :-p
    Crocefiggere (visto che siamo in tema) Travaglio perché ha semplicemente espresso la sua idea, lontano dal coro che si stanno facendo pubblicità con la scusa di difendere le “radici cristiane” mi sembra una cosa da rassegna stampa di Radio Maria.

    Definire “ignorantissimi” i genitori in effetti può essere una sparata infelice; ma in effetti in italia c’è una coscienza (e conoscenza) religiosa scarsissima, soprattutto forse da parte dei cattolici ma non soltanto.

    • 12 razionalismo 13 novembre 2009 alle 19:24

      Hai ragione: c’è molta ignoranza, ad esempio il cattolico Travaglio ignora completamente dal punto di vista teologico il motivo della crocifissione, che per inciso NON è un errore giudiziario…
      Per questo si merita il trattamento che gli riservo.

  11. 13 Ryo 11 novembre 2009 alle 17:45

    Non ho ancora letto l’articolo, ma mi sa che per la prima volta sono in disaccordo con Travaglio..

    Ci ritornerò più avanti, un saluto a tutti!

  12. 14 budokan 12 novembre 2009 alle 18:26

    Beh, mi sorprende che qualcuno si sorprenda della presa di posizione di Travaglio, che più di una volta ha dichiarato le sue posizioni catto-tradizionaliste. Lui e Di Pietro, in un paese normale (dotato di una destra normale, non del nostro peronismo-pizza-mandolino), starebbero a destra. Ma non avete mai sentito Travaglio parlare di politica estera: è filo USA, sionista convinto etc etc. Io lo apprezzo come cronista giudiziario ma per il resto sono distante anni luce da lui (che, per inciso, già nel marzo 2001 da Luttazzi dichiarò di essere stato anticomunista fin quando c’era il comunismo e la cosa più a sinistra da lui votata è stato il PRI)

  13. 15 adrien vaindoit 2 dicembre 2009 alle 13:51

    ragazzi, ma leggetelo per intero l’articolo di travaglio, non due frasi estrapolate a muzzo, altrimenti si fa solo propaganda sterile (come temo sia questo sito a giudicare da questo post). più che una difesa del crocifisso si tratta di un attacco agli ipocriti che lo strumentalizzano e che nei fatti non si comportano secondo i valori che vorrebbero imporre.
    poi che travaglio sia a favore del crocifisso nelle aule è un altro discorso, ma l’articolo non tratta di questo! leggete!

    • 16 Luciano Pis 3 dicembre 2009 alle 23:59

      ma certo…
      sono TUTTI ipocriti TRANNE il Messia Travaglio, lui è l’unico che ha capito cosa è il crocefisso…
      Smettila di difendere l’indifendibile

  14. 17 Daniele 4 settembre 2010 alle 22:29

    Ma difendere l’indifendibile cosa? Lui ha analizzato l’aspetto storico della crocifissione( e quindi non c’entra nulla l’aspetto religioso della “salvezza”) di Gesù e i valori spirituali e civili che questo evento può trasmettere attraverso il suo relativo simbolo come ha ben potuto elencare Travaglio.
    Travaglio mette in disaccordo tutti perchè lui è un uomo che come pochi ha le sue idee e le porta avanti con delle argomentazioni, ne è realmente convinto perchè ci ha pensato, e non “ragiona” per partito preso come ho sentito qui.
    Cercate di controbattere alle sue argomentazioni invece.
    Questo non è razionalismo ma ateismo: ovvero una fede come le altre e che “ragiona” come le altre, ovvero considerando più importanti le asserzioni delle argomentazioni ad esse relative.

    P.s: Per inciso, per me dovrebbero mettere nei luoghi pubblici anche la ruota del Dharma, simbolo Buddhista secondo lo stesso ragionamento.
    E inoltre…neanch’io sono sempre d’accordo con Travaglio ma questo mi permette di apprezzare ancora di più la sua onestà intellettuale.


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