Archivio per giugno 2009

Livio Fanzaga intervistato da il Giornale

il giornale logoMi permetto di segnalare l’atroce intervista concessa dal direttore di Radio Maria ad uno dei suoi quotidiani preferiti, ovvero il Giornale berlusconiano.

Il pio Livio conferma, casomai ce ne fosse bisogno, di essere ossessionato dalla figura di Eugenio Scalfari e da quel quotidiano ateo e materialista chiamato Repubblica:

«Critica spesso Corsera e Repubblica. Sono antireligiosi?».
«Più Repubblica che il Corriere il quale dà qualche spazio alle prospettive cristiane. Repubblica è invece inaccettabilmente atea e materialista. Passi l’anticlericalismo, sempre legittimo. Ma il giornale di Scalfari, a cominciare dal fondatore, fa dell’anticristianesimo militante. Non c’è un cristiano in tutta la redazione».

(AGGIORNAMENTO: a seguito della reazione incazzata dei giornalisti di Repubblica, il pio Livio si è rimangiato l’ultima frase)

Il nostro pio Livio afferma di apprezzare invece il quotidiano il Giornale e il suo direttore Mario Giordano, difensore della vita, contrario all’eutanasia, nonché ex responsabile della linea editoriale tette&culi di programmi come Studio Aperto e Lucignolo.

Sta dilagando una Fanzaga-mania tra i giornali papisti di destra: qualche giorno fa anche il Foglio pubblicava un articolo in cui il pio Livio veniva incensato in una maniera alquanto eccessiva.

AGGIORNAMENTO: anche un tizio che risponde al nome di Giuseppe Cruciani, ha incensato il pio Livio durante la sua trasmissione La Zanzara, in onda su Radio 24.

Radio Maria: Via Napoleone e Via Garibaldi

Via Napoleone. Via Garibaldi.

Via, non nel senso di strada, ma nel senso di via dai libri di storia.

Questa è la richiesta di tale Elisabetta da Sarzana, che chiama Radio Maria durante la trasmissione di Marco Invernizzi, noto (si fa per dire) anti-napoleonico.

Ancora una volta il pubblico parlante di Radio Maria diventa protagonista:

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I seguaci di Livio Fanzaga

In questa puntata del Livo Fanzaga Show viene lasciato spazio ai seguaci del direttore di Radio Maria.

Come accade per il tristemente noto pubblico parlante dei programmi di Maria De Filippi, anche Radio Maria propone dei momenti piuttosto inquietanti dedicati alla vox populi:

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Radio Maria, UFO e Satana

Articolo dedicato a SpaghettoVolante.

Radio Maria non trasmette solo recite del rosario, catechesi e presunte tavole rotonde in cui tutti la pensano allo stesso modo.

Mi sono imbattuto in questa splendida trasmissione curata da Suor Maria Goretti (un nome che è tutto un programma): Magia? No grazie, preferisco la grazia!

Durante la trasmissione viene messa in scena una splendida pantomima, ovvero la ricostruzione audio di un presunto esorcismo ad opera di un prete in odore di santità. Il demonio di turno ci spiega cosa si nasconde dietro agli incontri ravvicinati del terzo tipo:

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Radio Maria e lo studio legale

sim-blue_haired_lawyer_1Sia benedetto San Google!

Con un imperdonabile ritardo sono venuto a conoscenza di una vicenda legale che riguarda le esternazioni del pio Livio Fanzaga in occasione del terremoto in Abruzzo.

E’ cosa buona giusta far sapere alle vecchiette che con i loro risparmi donati a Radio Maria (fatturato 2006: 19,4 milioni di Euro, fonte AGCOM) non si pagano solo i ripetitori, ma anche gli avvocati.

Il prestigioso studio legale milanese Perani, per conto dell’Associazione Radio Maria ha chiesto e ottenuto la rettifica di un articolo apparso sul blog SuperPop.

Il blogger in questione aveva erroneamente attribuito un virgolettato al direttore di Radio Maria e fin qui posso anche capire.

I legali però si sono spinti ben oltre, contestando l’omissione di frasi in cui il pio Livio esprime evidente profondo dolore nei confronti terremotati (come se non fosse scontato!) e il presunto mutamento del concetto espresso dal direttore di Radio Maria, nonostante frasi dal senso univoco, come:  “il Signore ha voluto che in questa settimana santa, in un qualche modo… anche loro partecipassero… diciamo così… alle sofferenze della sua passione” e “in fondo il Signore quando ci fa partecipare delle sue sofferenze è perché vuol farci anche partecipare della gloria della sua resurrezione“.

Quindi, Padre Livio, come Papi Silvio, sarebbe stato frainteso… Magari la prossima volta potrebbe usare il verbo volere in maniera meno smaliziata, prima di rivolgersi ai legali.

La cosa più divertente è che nel maldestro tentativo di rettifica, i legali dell’Associazione Radio Maria sono persino riusciti a peggiorare la situazione, fornendo una versione errata della trascrizione delle parole di Livio Fanzaga: “in fondo il Signore quando ci fa partecipare alle sue sofferenze è perché vuol farci anche partecipare al dolore della sua resurrezione“.

Il dolore della sua resurrezione? La gloria, casomai!

Carissimi (in tutti i sensi) avvocati, cerchiamo di analizzare le idee chiarissime di Livio Fanzaga sul rapporto tra il cosiddetto Dio e le catastrofi naturali. Queste frasi sono state proferite in occasione dello tsunami del 2004, ma tanto una catastrofe vale l’altra, incluso il terremoto in Abruzzo:

E poi, cough cough (tosse), questo, questa immane tragedia che comunque ha il sapore di una piaga, di un flagello, di un flagello biblico, questa piaga.
E’ tutta da esaminare, perché accaduta il giorno dopo Natale, non lo so, io non mi sento di liquidarla dicendo: “E’ un fatto naturale”.
Per me, con questo modo di fare, è come dire: “Ragioniamo come i non credenti”, punto e basta.
E’ tutta da esaminare nel suo significato.

Quali sono le parole della fede?
Le parole della fede sono queste: che “Dio governa il mondo“.
Non possiamo noi di fronte ad un evento, che è disastroso, non possiamo dire: “Eh, ma è un fatto naturale!”
E’ un fatto naturale? Ma tu scusa la Bibbia la leggi o non la leggi?
Guarda che, non solo il Vecchio Testamento, ma anche il Nuovo Testamento, tutto il Nuovo Testamento, ma anche le parole di Gesù!
Ma il governo di Dio nel mondo è fuori discussione!
Ma Gesù dice: “Perfino i capelli del vostro capo sono contati”.
Non cade foglia che Dio non voglia!

Dio governa il mondo e governa anche gli eventi naturali, figlioli cari!

Allora, Dio dà i castighi, castiga, castiga per rendere casti, per purificarci! E quindi per salvarci. E’ chiaro?
Quindi i castighi, il vero castigo per il quale non c’è speranza è l’inferno.
Ma quelli che Dio su questa Terra, i castighi di Dio, i castighi di Dio sono per la nostra salvezza.
Sono anch’essi espressione della sua misericordia, perché noi, non avendo ascoltato il linguaggio dell’amore, Dio ci vuol salvare con il linguaggio del dolore!

Dunque, stimatissimi avvocati, alla luce dei concetti appena esposti, riuscireste forse a immaginare per un solo secondo di poter uscire vittoriosi da un’aula di una sezione civile, o peggio ancora penale, di un tribunale?


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