Notare la precisione del titolo di questo articolo.
Ben diverso sarebbe stato parlare di “puntata di AnnoZero sui preti pedofili”, come fa il quotidiano dei vescovi italiani. L’argomento dell’inchiesta della BBC era appunto la sistematica copertura e il trasferimento presso altra sede dei preti pedofili, non vi era alcuna analisi della pedofilia e della sua diffusione.
Evidentemente il giudice di pace di Roma non ha colto questa sottile differenza, così ora la Rai, ovvero gli abbonati Rai, dovranno pagare 400 Euro a un povero telespettatore cattolico che si è sentito offeso.
In altre parti del globo si bruciano ambasciate, si mettono a ferro e fuoco le città, dalle nostre parti almeno ci si limita a chiedere risarcimento per danni materiali (?) e morali (?)
La Rai è stata condannata dall’ufficio del giudice di pace di Roma a restituire 50 centesimi di canone e a un risarcimento di 400 euro a un cittadino che si è ritenuto offeso dalla puntata «Anno zero» del 31 maggio 2007, in cui Michele Santoro ha trasmesso e commentato il filmato della Bbc «Sex crime and the Vatican » sui presunti casi di pedofilia nella Chiesa. A intentare la causa è stato Carlo Andrea Bollino, docente di economia politica a Perugia e presidente del Gestore elettrico (Gse). Il punto è che l’argomento era incentrato esclusivamente sui sacerdoti. «Mi sento come il piccolo Davide contro Golia» è stato il suo commento dopo che la notizia è stata pubblicata ieri da ItaliaOggi.
«Mi sono rivolto al giudice di pace da un umilissimo e modestissimo punto di vista – spiega il docente – . Tuttavia mi ritengo abbastanza informato per aver giudicato di qualità insufficiente la trasmissione. Ho letto sull’argomento Freud, premi Pulitzer e Massimo Introvigne, secondo cui sulla percentuale di omosessualità e pedofilia non esiste differenza statistica fra i diversi segmenti di popolazione maschile ». Secondo Bollino si tratta dunque di un argomento delicato che tocca valori profondi che oggi vengono attaccati continuamente. Ecco perché si configura la ‘lesione di un diritto giuridico’. «Credo che sia il primo tentativo di riconoscere che il singolo cittadino possa mettere in discussione la qualità del servizio pubblico – continua Bollino – . In questo caso dal principio del ‘cave emptor’ (in guardia il compratore) si passa a quello anglosassone del ‘cave vendor’ (in guardia il venditore) ». Il giudice di pace ha accolto la tesi del docente dopo aver esaminato la trasmissione e ha giudicato che collegava in maniera esclusiva la pedofilia al clero. «In questo modo è stato leso il principio costituzionalmente garantito del rispetto della libertà di culto – sottolinea l’avvocato Stefano Bertollini – , individuando una violazione sia contrattuale, a danno di chi è abbonato al servizio pubblico e paga il canone, sia extracontrattuale».
Freud, premi Pulitzer e Massimo Introvigne… (cribbio!)
E’ ufficiale: la Repubblica Italiana non è semplicemente in declino, ma è assolutamente irrecuperabile. Smettiamola di prenderci in giro coltivando un ingenuo ottimismo.
R.I.P.
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