Questa sera su RaiDue, al posto di Voyager, vanno in onda due ore di catechesi, a cura di Roberto Giacobbo e del cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano.
Persino su Telepace i programmi di catechesi durano meno… e almeno loro non pretendono i soldi del canone.
Si è conclusa la maratona di lettura biblica trasmessa dalla televisione pubblica e i devoti cattolici parlano di un evento memorabile.
In effetti occorrerà sicuramente la memoria per ricordarsi di un evento di cui non resta alcuna traccia: il sito internet della Rai interamente dedicato alla trasmissione non contiene alcun video.
Purtroppo non è possibile rivedere delle scene memorabili, come il benemerito carabiniere in divisa Schwazer intento a leggere la Bibbia in uno stentatissimo italiano. Su internet si trovano solo alcuni brani della lunga diretta, tra cui la lettura della poliziotta in divisa Valentina “Da Lei mi farei toccare” Vezzali oppure quella di Mara Carfagna e Pippo Franco (entrambi esperti di scatti e commedie sexy).
Per quanto riguarda gli ascolti, la lettura della Bibbia in tv è stato un clamoroso flop per la Rai.
L’apertura della maratona tv ha coinvolto alcune guest star, tra cui Ratzinger, Benigni e Bocelli. Mancavano solo i nani e le ballerine, ma quelli preferiscono andare al Bagaglino. Nonostante l’imponente promozione e i nomi di sicuro richiamo, la trasmissione è stata battuta dal quiz più soporifero della storia della televisione, ovvero Chi Vuol Essere Milionario (quello in cui i concorrenti passano ore a riflettere ad alta voce).
La conclusione su RaiUno è stata semplicemente un disastro. E’ stata battuta dalla concorrenza interna del telegiornale filo-clericale, filo-papista Tg2, ma anche dalla concorrenza esterna delle tette e culi di Studio Aperto.
Archiviata La Bibbia Giorno e Notte, passiamo a qualcosa di serio, ovvero La Bibbia Secondo Lilith Sophia. Ecco l’ultimo episodio:
Vi ricordo che tutte le puntate si possono trovare nell’apposita PLAYLIST
I soliti integralisti cattolici, lettori del quotidiano Avvenire, si lamentano ogni volta che sullo schermo vedono qualcosa che contrasta con i loro dogmi, si sentono profondamente offesi, poverini.
Ecco gli estratti di due lettere, in cui ci si lamenta per la trasmissione di Alda d’Eusanio, a cui hanno partecipato l’ex vescovo Milingo e l’ex compagno di Versace:
Per noi cristiani i vescovi sono i portatori della fede e della Verità che è Cristo, in essa ci devono rafforzare. Questi signori che fanno le carnevalate televisive creano solo sentimenti di disgusto. E la Rai permette questo modo di presentarsi a una persona che non è più vescovo? Noi cristiani dovremmo forse chiedere risarcimento danni per l’uso e le offese che ogni giorno ci vengono rivolte in nome di una libertà che non sempre rispetta tutti. Ringrazio la redazione, leggo sempre il vostro giornale. Mi è di aiuto.
Cosma Quadri
Caro Direttore, mercoledì 16 luglio, su Raidue e in prima serata, abbiamo assistito a una puntata del programma ‘Ricominciare’. Si è svelato ancora una volta il vero volto della Rai: ipocrita e provocatorio rispetto al comune sentire del popolo italiano e della Chiesa cattolica. […] Milingo indossava l’abito talare vescovile con tanto di simboli episcopali, in atteggiamento di aperta sfida alla Chiesa. […] Sul caso Versace, più o meno stesso taglio: Antonio, ancora piangente dopo undici anni dal tragico episodio, è stato presentato come colui che aveva perduto il proprio partner, come si trattasse di un normale coniuge. Allora domando: è possibile che una televisione pubblica come la Rai continui imperterrita a sfidare la Chiesa cattolica e la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica? La Rai avrebbe permesso di trasmettere cose del genere anche in altri Paesi della stessa Europa? Programmi così non sono possono essere definiti culturali o di approfondimento. Solo, ideologici.
Paolo Bonci
Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Fiesole
Ho provato a rileggere dieci volte la frase: La Rai avrebbe permesso di trasmettere cose del genere anche in altri Paesi della stessa Europa? ma ancora non riesco a capirne il senso… sarà che non sono cattolico e quindi non capisco la Verità…
A proposito di tv pubblica in Europa, ecco cosa trasmette la gloriosa BBC, nel pieno rispetto della sensibilità dei cattolici britannici:
Notare la precisione del titolo di questo articolo.
Ben diverso sarebbe stato parlare di “puntata di AnnoZero sui preti pedofili”, come fa il quotidiano dei vescovi italiani. L’argomento dell’inchiesta della BBC era appunto la sistematica copertura e il trasferimento presso altra sede dei preti pedofili, non vi era alcuna analisi della pedofilia e della sua diffusione.
Evidentemente il giudice di pace di Roma non ha colto questa sottile differenza, così ora la Rai, ovvero gli abbonati Rai, dovranno pagare 400 Euro a un povero telespettatore cattolico che si è sentito offeso.
In altre parti del globo si bruciano ambasciate, si mettono a ferro e fuoco le città, dalle nostre parti almeno ci si limita a chiedere risarcimento per danni materiali (?) e morali (?)
La Rai è stata condannata dall’ufficio del giudice di pace di Roma a restituire 50 centesimi di canone e a un risarcimento di 400 euro a un cittadino che si è ritenuto offeso dalla puntata «Anno zero» del 31 maggio 2007, in cui Michele Santoro ha trasmesso e commentato il filmato della Bbc «Sex crime and the Vatican » sui presunti casi di pedofilia nella Chiesa. A intentare la causa è stato Carlo Andrea Bollino, docente di economia politica a Perugia e presidente del Gestore elettrico (Gse). Il punto è che l’argomento era incentrato esclusivamente sui sacerdoti. «Mi sento come il piccolo Davide contro Golia» è stato il suo commento dopo che la notizia è stata pubblicata ieri da ItaliaOggi.
«Mi sono rivolto al giudice di pace da un umilissimo e modestissimo punto di vista – spiega il docente – . Tuttavia mi ritengo abbastanza informato per aver giudicato di qualità insufficiente la trasmissione. Ho letto sull’argomento Freud, premi Pulitzer e Massimo Introvigne, secondo cui sulla percentuale di omosessualità e pedofilia non esiste differenza statistica fra i diversi segmenti di popolazione maschile ». Secondo Bollino si tratta dunque di un argomento delicato che tocca valori profondi che oggi vengono attaccati continuamente. Ecco perché si configura la ‘lesione di un diritto giuridico’. «Credo che sia il primo tentativo di riconoscere che il singolo cittadino possa mettere in discussione la qualità del servizio pubblico – continua Bollino – . In questo caso dal principio del ‘cave emptor’ (in guardia il compratore) si passa a quello anglosassone del ‘cave vendor’ (in guardia il venditore) ». Il giudice di pace ha accolto la tesi del docente dopo aver esaminato la trasmissione e ha giudicato che collegava in maniera esclusiva la pedofilia al clero. «In questo modo è stato leso il principio costituzionalmente garantito del rispetto della libertà di culto – sottolinea l’avvocato Stefano Bertollini – , individuando una violazione sia contrattuale, a danno di chi è abbonato al servizio pubblico e paga il canone, sia extracontrattuale».
Freud, premi Pulitzer e Massimo Introvigne… (cribbio!)
E’ ufficiale: la Repubblica Italiana non è semplicemente in declino, ma è assolutamente irrecuperabile. Smettiamola di prenderci in giro coltivando un ingenuo ottimismo.
Un lettore di Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani sovvenzionato con quattrini pubblici, si lamenta di come vengono maltrattati i cattolici dalla Rai:
Caro Direttore, mentre le scrivo (è il 25 febbraio) ho ancora sul mio tavolo il bollettino per il pagamento dell’abbonamento alla Rai. Ho tanta voglia di non pagare per una protesta fiscale. Perché – mi dico – devo pagare una televisione che ogni giorno insulta me, cattolico? Da Augias alla D’Eusanio ogni giorno vengo presentato, in quanto cattolico, come: cretino, retrogrado, neoguelfo, talebano, nemico dello stato laico, nemico della libertà della scienza, non rispettoso delle altrui libertà, causa dell’ arretratezza dell’Italia, contrario all’emancipazione delle donne… Ma è possibile che non ci nessuno che stia dalla mia parte? Non voglio discutere la libertà di dire quanto si vuole, ma che addirittura io sia costretto a pagare per farmi dare del ‘cretino’ e tutto il resto… sinceramente mi sembra un pò troppo!
Gianni Colasanti
Terni
Davvero diabolico questo servizio pubblico pubblico radiotelevisivo! Osa concedere libertà di parola a Corrado Augias, reo di non essere un devoto baciapile e strenuo difensore della laicità (quella vera, non la “sana laicità” in salsa vaticana) e della separazione tra Stato e Chiesa.
Che dire della povera Alda d’Eusanio? In una, dico una, trasmissione ha osato parlare di eutanasia, discostandosi dal magistero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana…
Tanto basta per indignarsi, come se il canone non lo pagassero anche i non cattolici, che si devono sorbire speciali su Lourdes, fiction zuccherose come Don Matteo, per non parlare della infinita serie di agiografie.
Lo sdegnato lettore dovrebbe invece essere orgoglioso di pagare il canone Rai, con cui vengono prodotti esempi di informazione cattolicamente corretta come il servizio del TG2 di tre mesi fa, tornato in auge grazie ad un link dal sito di Beppe Grillo:
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la precisa indicazione fornita dall'immagine sottostante:
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